Potrebbe sembrare un racconto di Natale, ma invece è il frutto di decenni di lotta per la verità e la giustizia. Ieri è stata confermata a Buenos Aires l’identità di Clara Anahì Mariani, figlia di Daniel e Diana, sequestrati e fatti scomparire dalla dittatura di Rafael Videla nel ormai lontano 1976. I genitori di Anahì lavoravano in una tipografia clandestina nella martoriata città di La Plata e la nonna, Maria Isabel “Chicha” Mariani, non si è mai arresa fondando e diventando la prima presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, la cui attuale Presidente, Estela de Carlotto, ha ritrovato il suo nipote appena 2 anni fa.
Anahì è il nipote numero 120 che ha potuto ritrovare la sua identità grazie al lavoro instancabile delle nonne che riuscirono a far nascere il banco nazionale del DNA delle persone scomparse grazie al quale si può avere un raffronto scientifico certo quando si ha sospetti sulle proprie origini.
Il diritto all’identità è oggi un pilastro dei cosiddetti nuovi diritti dell’uomo che con fatica si vorrebbe affermare nel mondo, ma rimane un miraggio per milioni di persone vittime di regimi, cartelli criminali o conflitti. Oggi a Buenos Aires una famiglia che si ritrova dopo 4 decenni sta vivendo finalmente la sua storia di Natale che ci racconta una pagina nera della storia sudamericana insieme e un’altra bellissima e piena di speranza sulla giustizia che ogni tanto riesce a vincere.
Alfredo Somoza per Radio Popolare