Nel 1987 venne scoperta, sotto una piramide, la tomba del Signore di Sipán, un nobile del popolo Mochica che era stato seppellito insieme a ricchissimi paramenti regali di oro e pietre preziose 1.700 anni fa. Viene considerato dagli studiosi il tesoro più favoloso del Perú pre-incaico. La civiltà mochica, oriunda del nord del Perú, è ancora poco conosciuta e grazie all’archeologia si è cominciato recentemente a interpretarla.
di Alfredo Somoza
I mochicas (o moches) vissero sulla costa settentrionale del Perú tra i secoli II e VIII d. C. Furono una delle grandi culture pre-incaiche sviluppatesi dopo la rivoluzione neolitica che in America portò alla nascita di grandi civiltà urbane sulle Ande e in Messico grazie alla diffusione del mais. Si stima che il Signore di Sipán, finora il più importante ritrovamento archeologico della zona, morì attorno al 300 d. C. e venne sepolto insieme alle sue due moglie, sacrificate per accompagnarlo nell’aldilà, e a diversi guardiani con i piedi amputati perchè non “abbandonassero” il loro sovrano. Attorno al suo corpo furono ritrovate centinaia di pezzi di ceramica e metalli preziosi che oggi sono esibiti nel Museo del sito, insieme alle mummie di Sipán e ai corpi di altri due uomini potenti: un sacerdote e il Vecchio Signore di Sipán.
Il Museo Tumbas Reales de Sipán (inaugurato nel 2002) di Lambeyeque, che raccoglie i materiali ritrovati dall’archeologo peruviano Walter Alva, è stato costruito a forma di piramide tronca nel più puro stile degli antichi santuari mochica. Il museo racconta la storia di questo popolo del deserto attraverso la descrizione della scoperta del sito del Signore. Gli oggetti in oro sono appesi in aria, su sfondo nero e in penombra, ricreando in questo modo “l’effetto tomba” e il fascino che hanno provato gli archeologi li riportarono alla luce. Al primo piano sono esibiti i pezzi forti della raccolta: la splendida corona d’oro a forma semilunare, i sandali d’argento del Signore e i pettorali di madreperla. Sempre al primo piano del Museo, la fantastica collana dell’antico Signore di Sipán formata da 10 ragni d’oro e le immagini dell’uomo.granchio e del pesce-gatto. Al Museo Tumbas Reales troviamo infine quanto scoperto nella Piramide dei Huaca Rajada, la tomba di un sacerdote rappresentato nell’iconografia mochica come un “uomo-uccello”, che occupava il secondo livello nella gerarchia politica di questo popolo. Il mondo mochica era infatti retto da un monarca di origine divina, dal sacerdote principale e dai capi guerrieri.
La città dalla quale si parte per la visita al Museo di Sipan è Chiclayo, a 770 chilometri da Lima. La zona dove è stato ritrovato il Signore si può visitare in 3-4 giorni. Meritano una sosta l’interessante Museo Arqueológico Bruning e la sua Sala dell’oro, i villaggi di Saña e Ferreñafe, il complesso di Huaca Rajada (dove è stato trovato il sacerdote e il Signore) e le piramidi di Túcume. In quest’ultimo sito archeologico è stata trovata la più grande costruzione in adobe (paglia e fango) del continente americano: la Huaca Larga, una specie di palazzo della cultura Lambeyeque misura 700 metri di lunghezza, 280 di larghezza ed è alta 30 metri. I Tùcume si svilupparono in questa zona del Perú a partire del 700 d.C e venne conquistata dai Chimù nel 1375, dagli Incas nel 1470 e infine dagli spagnoli nel XVI secolo. Nelle loro piramidi di adobe vivevano i Signori di Tùcume, governanti considerati semidei. Dall’alto della Huaca Larga si può ammirare il complesso disegno urbano di piazze, templi e case che costituivano questo centro del passato americano.
FOCUS: Trujillo, la città dell’eterna primavera
Trujillo, la città più importante del Perú settentrionale, è a sua volta porta d’ingresso per conoscere i resti più meravigliosi della civiltà Mochica. I ritmi e i rumori di Trujillo ricordano ancora, soprattutto nel centro storico, quelli della colonia spagnola. Il tratto più caratteristico dell’architettura coloniale di Trujillo sono i balconi, a forma di cassettone e decorati ognuno in modo diverso. Le finestre hanno le caratteristiche gelosie di legno che permettono alle donne di guardare senza essere guardate e quindi evitare, appunto, la “gelosia” dei mariti.
Da Trujillo si raggiungono le piramidi del Sole e della Luna, il più imponente santuario religioso pre-incaico della zona. Più importante ancora la città archeologica di Chan Chan, antica capitale dei Chimù, la civiltà intermedia tra i mochica e gli Incas. Chan Chan, patrimonio dell’UNESCO, è la città costruita con il fango più grande che sia mai esistita. La città è ancora incredibilmente conservata (qui piove raramente) e sono ben visibili le decorazioni che permettono di immaginare la complessa organizzazione di una città che, secondo gli archeologi, è arrivata a contare 100.000 abitanti.
Informazioni utili
QUANDO: La stagione più adatta alla visita del Perú settentrionale è tra dicembre e marzo.
COME ARRIVARE: Il Perú si raggiunge con diverse compagnie, voli più frequenti con Iberia.
DOCUMENTI. Passaporto in corso di validità
ALLOGGIO: Il Perú è a buon mercato per il turista italiano. Se si sceglie con cura piccoli alberghi e locali poco ortodossi per mangiare (ad. es. le marisquerias, specializzate in frutti di mare), si riesce a sopravvivere con 20-30 euro al giorno.
SOLDI: la moneta del Perú è il Nuevo Sol (1 euro=4,3 soles).
WEB: http://www.peru.info/ il portale del turismo peruviano, www.museodesitiotucume.com il sito del Museo di Tùcume, http://sipan.perucultural.org.pe/ il portale del Signore di Sipan.
LEGGERE: I regni preincaici e il mondo inca. Laura Laurencich Minelli. Jaca Book, Milano 1992