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Esistono ancora differenze tra gli schieramenti politici? Una domanda retorica alla quale i diversi demagoghi mediatici rispondono di solito negativamente. I programmi dei partiti spesso si equivalgono nella forma, nel linguaggio “politically correct” (oppure scorrect) e nelle promesse. C’è però una dimensione che fa ancora la differenza ed è quella dei principi che stanno alla base di un’azione di governo che miri alla coesione sociale e le politiche che li declinano. Lo slogan delle destre più gettonato negli ultimi anni è stato quello del “governo del fare”. Già, ma fare cosa? Andando a vedere i programmi dei due schieramenti che si presentano per governare Vimercate nei prossimi 5 anni, il centrosinistra uscente è riuscito nella sua esperienza di governo a non fare pesare sulle reti sociali, su chi aveva bisogno di sostegno, sulla cultura, sul territorio e sull’ambiente la crisi economica e i minori trasferimenti tra Stato e Enti locali. Ci sono stati anche momenti alti di partecipazione dei cittadini, come la discussione del PGT, che delinea e vincola lo sviluppo futuro di Vimercate e il dibattito pubblico sulla trasformazione urbanistica più importante dei prossimi anni (Area ex-Ospedale-Cava Cantù). Dal punto di vista dell’azione di governo, non si è temporeggiato, si è deciso.  Ma il “fare” della Giunta di Vimercate è stato la traduzione in politiche di  principi, come appunto quella della coesione sociale, che in linguaggio comune ha voluto dire mantenere saldi i legami all’interno della comunità non cedendo ai canti delle sirene che,  attraverso la formula magica della dismissioni+privatizzazioni+tagli alla cultura e al sociale, confondono libertà con l’essere liberi di fare i propri interessi. Anche la logica della “sicurezza” come un valore, e quindi dell’investimento in telecamere e polizia come antidoto al disagio sociale, è stata e va declinata in politiche che riducano al minimo il rischio, per chi viene spinto ai margini  della società, di delinquere. Gli Stati Uniti ci insegnano che la massima durezza, addirittura la pena di morte, a nulla vale quando una società è ingiusta, crea esclusione e genera violenza.  Altra vittima della modernità è il territorio, risorsa fondamentale per il futuro di noi tutti sulla terra. Su questo c’è stato l’impegno, mantenuto, di ridurre il consumo di suolo collocando  Vimercate tra i Comuni meno antropizzati della Brianza. Un territorio nel quale vivere, dal quale trarre il necessario per la sussistenza, ma che va rispettato nei suoi equilibri e bisogni. Un territorio ridotto soltanto a teatro della speculazione è foriero di disastri annunciati. La natura ha la memoria lunga e non perdona. Possiamo dirottare i fiumi, disboscare i pendii, continuare a costruire strade per le auto, ma queste scelte si pagano, spesso in modo tragico.

Oggi lo spartiacque tra forze progressiste e conservatrici passa proprio dal reinterpretare la questione sociale, nella tutela e valorizzazione sostenibile del territorio e nella chiarezza sull’equilibrio nel dialogo tra pubblico e privato, due dimensioni che devono convivere ciascuna nel proprio ambito specifico, senza che mai prevalga l’interesse del singolo su quello della comunità. La politica oggi è chiamata a mediare tra interessi che possono apparire contrapposti, ma che sono necessariamente complementari. Non deve essere considerato un tabù sostenere chi fa impresa e versa le sue tasse perché la sua attività, oltre a creare ricchezza, genera posti di lavoro e quindi coesione sociale. Il patto tra pubblico e privato deve essere però chiaro e trasparente. La premessa è il rispetto della legalità, dei diritti dei lavoratori, del progetto produttivo che arricchisca non solo la proprietà, ma anche il tessuto locale.

“Nessuno si senta solo” recita uno slogan del programma elettorale del centrosinistra a Vimercate, e questo è il nostro l’auspicio per tutti noi. La solitudine non è soltanto quella frutto del disagio sociale, ma anche quella dovuta al rendersi, volontaria o involontariamente, spettatore cieco e muto della costruzione del proprio futuro. Il nostro impegno con i vimercatesi è continuare e migliorare i canali della partecipazione alle principali scelte che riguardano il futuro del territorio e della società, perché Vimercate continui a dare un esempio concreto di come si possa convivere, costruire, aiutarsi, sognare il futuro. Insieme.

Alfredo Somoza

Capolista SEL – Comune di Vimercate